giovedì 17 settembre 2015

Documento Forum SANITA'


Documento Forum SANITA' 

Il Forum Sanità del PD, costituito da professionisti di area, provenienti da tutti i territori della provincia ed espressione di diverse professionalità, ritiene necessario proporre, nell’attuale fase di riorganizzazione delle ASL, alcuni elementi di metodo necessari e preliminari all’approfondimento su aspetti specifici.

  • Al fine di consentire il confronto e la condivisione con gli Amministratori Locali, elemento basilare della riorganizzazione, è indispensabili che i "luoghi istituzionali" previsti per Legge (art.7 L.R. n.18 del 6/8/2007), ossia la Conferenza dei Sindaci di ASL e il Comitato dei Sindaci di Distretto, siano completi nella loro composizione.
E‘ indispensabile quindi avviare al più presto,da parte dell’ASL, il percorso per la nomina di Presidente e VicePresidente della Conferenza dei Sindaci (che ha la funzione di concorrere alla definizione degli indirizzi generali di programmazione socio/sanitaria e che concorre a definire le linee di indirizzo per l'elaborazione del piano attuativo locale) e del Vice Presidente del Comitato del Distretto di Alessandria (organo di partecipazione alla programmazione socio-sanitaria a livello distrettuale). In mancanza di questo ogni ipotesi di riorganizzazione non potrà essere portata avanti in modo adeguato.

  • Considerando che i macro livelli di assistenza sono costituiti dall'Assistenza Ospedaliera, dalla Prevenzione e dall'Assistenza socio-sanitaria territoriale, con una forte intercorrelazione fra di esse, riteniamo indispensabile che le Direzioni dell'ASL AL, dell'ASO e dell’ASL AT collaborino strettamente, condividendo in maniera forte le linee programmatiche e la loro applicazione, secondo le indicazioni Regionali e con l’istituzione di un tavolo permanente di confronto con le amministrazioni locali dei territori.

  • Per definire correttamente il modello definito dalle Delibere Regionali riguardanti la riorganizzazione della rete ospedaliera e dei Servizi Socio sanitari Territoriali, riteniamo indispensabile che la Regione emetta con una tempistica congrua gli strumenti attuativi previsti dalle delibere stesse (es. linee guida sulle caratteristiche e modalità di scelta del direttore di distretto, linee guida per la costruzione dell’Atto Aziendale ecc.)

  • Gli Atti Aziendali dovrebbero essere redatti con un percorso di condivisione e confronto con gli Amministratori Locali e con i professionisti, tenendo in debito conto le caratteristiche di ogni territorio e partendo dai bisogni dei cittadini, con premesse analitiche dettagliate, atte ad argomentare in termini consequenziali le scelte dal punto di vista organizzativo. La necessità di partire da un’analisi scientifica dei bisogni e delle realtà territoriali dovrà essere alla base anche della proposta di ridefinizione degli ambiti distrettuali, così come indicato dalla Delibera.

  • La Delibera di riorganizzazione dei Servizi Territoriali riconferma e rinforza la necessità di un'ampia e strutturata integrazione tra Servizi Sanitari e Socio/Assistenziali. Stesse finalità sono indicate nel "Patto per il Sociale", in via di approvazione: è fondamentale che i percorsi legislativi si equivalgano, al fine di dare equa e massima legittimità alle linee di programmazione e di attuazione degli interventi.

  • È necessario che assieme alla definizione degli ambiti territoriali dei Distretti vengano esplicitati quali Servizi verranno atttivati sul territorio, le modalità , i riferimenti per l’accesso e i tempi di attuazione.
  • Il concetto di integrazione degli interventi deve essere inteso in senso il più ampio possibile,

tenendo anche dell'Associazionismo e del Terzo settore. In particolare, in riferimento al Terzo Settore attivo nel nostro territorio provinciale (es. Coop. Di Tipo B), è essenziale valorizzare e potenziare le collaborazioni già in atto, in un'ottica di sviluppo e incentivazione di tutte le risorse esistenti.

  • Per qualsiasi percorso riorganizzativo riguardante settori ampi del Sistema Sanitario, come quello in atto nei nostri territori, cui è deve essere sottesa non solo una logica economicistica ma anche di tutela della salute die cittadini secondo il dettato costituzionale, è indispensabile e necessario prevedere una forte condivisione con gli Amministratori Locali, Associazioni di pazienti e familiari, comitati di cittadini e Reti professionali: per questo devono essere previsti ed attivati dalle Direzioni Aziendali, strumenti che consentano la partecipazione attiva alla programamzione, oltre che delle Amministrazioni Locali, dei cittadini ad ogni livello (es. Comitato di partecipazione, ecc.)

    Rossella Procopio