martedì 30 settembre 2014

Autozug, il paradosso Alessandrino



Si fa, giustamente, un gran parlare e  prendere posizione in merito alla decisione da parte dell' agenzia Autozug di sospendere dal 2017 i propri treni su Alessandria. I treni DB Autozug (auto al seguito) collegano, partendo da 15 terminal diversi, Germania, Francia, Italia e Austria ,"senza code e a basso impatto ambientale, con emissioni di CO² generate da un viaggio in treno di circa il 67 percento inferiori a quelle provocate da un corrispondente viaggio in auto" cita con precisione il sito dell' azienda e già questo basterebbe a rendere importante il tutto, con buona pace di chi avversa o rende  difficile il trasporto ferroviario.

Alessandria è uno dei due punti di " attracco" del servizio ( l' altro è Bolzano ), mentre per Autoslaap ( identico tipo di servizio dall'Olanda ) oltre alla nostra città c'è Livorno : e qui sorge spontanea la prima domanda, perché proprio ad Alessandria ? Non certo perché c'è il mare o è una città d' arte ( anche se...) o sede di importanti avvenimenti, ma semplicemente ( pare poco ) perché " strategicamente " sita  nel posto giusto, con le infrastrutture necessarie. Senza scomodare Barbarossa, Napoleone o la seconda guerra mondiale, è evidente che essere terra di passaggio, equidistante dalle principali città del Nord, dal mare e dai monti è, al netto delle vicende belliche, un vantaggio, soprattutto  in tema di trasporti . Peccato che nel corso degli anni quella che è la vocazione, soprattutto ferroviaria, alessandrina sia andando scemando proprio nei collegamenti principali ; il traffico merci, anche se Alessandria è inserita nel famoso corridoio 1( dal Nord Europa ai porti ), è in crisi e quello viaggiatori, nonostante  un intenso traffico a medio e corto raggio, è rimasto tagliato fuori dalle linee ad Alta velocità e ha visto ridurre drasticamente i collegamenti verso il centro e il Sud Italia .
Ora il punto è proprio questo, se non si ritrova la capacità di invertire il " declino ferroviario " della zona, saremo sempre costretti a rincorrere i problemi e a perdere le occasioni che pure ci sono e ci sono state ( poco più di 10 anni dalla stazione di Alessandria si componevano, provenienti da Bologna e Genova,  e partivano treni da e per Parigi, per dirne una ). Da qui il ragionamento sulle possibilità di sfruttamento turistico e di accoglienza della zona ci sta tutto, ma in concreto cosa trova un turista arrivando da noi che non lo spinga ad andare subito al mare con la propria auto?  Il Monferrato, Marengo ecc.ecc. possibilità ce ne sono e anche valide, occorre però uno sforzo maggiore per promuovere e probabilmente una sinergia tra "addetti ai lavori" di ogni tipo che si impegnino , come per i collegamenti, a valorizzare il nostro territorio.

Cristina Mazzoni, assessore turismo provincia Alessandria 
Daniele Coloris, responsabile trasporti PD provincia Al

domenica 28 settembre 2014

Alessandria, una stazione per la città



In questa scheda non affronteremo il, pur importante, tema dei collegamenti ferroviari, da e per la città, che sarà oggetto di una valutazione apposita, ma  tutto quello che riguarda il "mondo" attorno alla stazione , parcheggi, vie di accesso, collegamenti urbani, servizi e il non secondario, per Alessandria, tema delle intersezioni tra ferrovia e strade ( sotto/ sovrappassi, passaggi a livello ecc. )La prima considerazione riguarda la consistenza delle infrastrutture e degli edifici ferroviari, enorme per numero di linee ed estensione complessiva : dieci le linee afferenti il capoluogo, dodici i binari di stazione più altri dieci per il ricovero delle vetture, oltre trecento i treni giornalieri al netto dell ' enorme, e purtroppo in larga parte inutilizzato, scalo ferroviario (37 binari solo per arrivi e partenze ) che dall'inizio della zona Cristo si estende per circa 4 chilometri verso Casalbagliano. Strutture del genere necessitano di interventi e soluzioni per permetterne alla città e agli utenti un utilizzo migliore di quello attuale.Parcheggiare o comunque accedere alla stazione è complicato, i parcheggi liberi sono lontani dall 'edificio , insufficienti, nelle ore di punta il traffico è elevato e caotico. Le possibili soluzioni vanno ricercate individuando nella zona aree adatte tra quelle non utilizzate o adibite ad altri usi : il parcheggio a pagamento lato ponte Tiziano è poco  usato, complice anche una segnalazione e accesso non adeguata e va inoltre  ripristinata la zona libera verso il ponte . È anche stato ipotizzato, e pare realizzabile, un deposito per biciclette coperto all'interno della stazione, permettendo   agli utenti una custodia del proprio mezzo e risolvendo la caotica situazione davanti alla stazione . Più complicato, ma importante realizzare un'accesso e un parcheggio nella zona Sud verso il quartiere Cristo : l'ampia zona antistante il dopolavoro ferroviario e campo da rugby, in parte inutilizzata ( di Fs logistica, società del gruppo Fs ) potrebbe diventare, una volta trovato l' accordo e le risorse , un  parcheggio di dimensioni importanti.

 . Permetterebbe  una diminuzione del traffico ( intenso e concentrato sul cavalcaferrovia  di viale Brigata Ravenna e sottopasso )di via Maggioli ) da e per il Cristo e per chi proviene da quella direzione : è del tutto evidente che è necessario, a quel punto, realizzare un collegamento con il resto della città , o attraverso un collegamento ciclopedonale ( sottopasso ) verso la stazione , secondo un progetto tutt'ora esistente ma fermo  o un servizio navetta di servizio urbano , secondo un'idea dell'amministrazione comunale, che dovrebbe interessare altre zone della città
Il Movicentro, ad Alessandria, servirebbe tantissimo ; se ne parla da anni, esiste in quasi tutte le stazioni , anche mediopiccole, ma la sua realizzazione non è mai partita. Struttura , generalmente a fianco delle stazioni ferroviarie, che serve da terminal per gli arrivi e partenze delle corriere per il servizio extra-urbano, dei collegamenti cittadini pubblici, dei taxi , da sala attesa , biglietteria e nei casi piú interessanti con veri e propri piccoli centri commerciali, oltre che di collegamento.È evidente che una struttura sarebbe utilissima  e permetterebbe un utilizzo ottimale, perlomeno dal punto di vista logistico , dei mezzi di trasporto pubblici, siano essi ferroviari o stradali e dell interscambio tra essi. La risistemazione della zona davanti ( giardini ) e di fianco  alla stazione è un altro punto qualificante di tutto il progetto, contribuirebbe ad un uso non solo di "passaggio "da parte dei pendolari, ad un accoglienza degna di tale nome per i turisti stranieri che usano i treni con auto al seguito Autozug e Autoslaap e ad un recupero delle situazioni di degrado e scarsamente attrattive purtroppo esistentiNon strettamente e fisicamente legati alla stazione, ma estremamente importanti per la viabilità del comune la problematica relativa ai passaggi a livello : un discorso a parte merita la situazione in fraschetta , dove alcune alcune realizzazioni già esistenti soffrono di problemi strutturali ( allagamenti ) che ne limitano l'utilizzo e soprattutto quello in via Genova a Spinetta taglia in due la località provocando rallentamenti e inquinamento . Più articolata e con qualche reale possibilità di intervento   la situazione nella zona Sud, tramite la soppressione ( sottopasso ) dei passaggi di via della Moisa ( che assieme alla risistemazione della medesima , permetterebbe un collegamento alternativo da e per il quartiere Cristo ), anche se il problema principale per il traffico riguarda quello trafficato di via Casalcermelli,  in uscita dal quartiere, e qui le alternative, dato gli spazi, non sono semplici e potrebbero riguardare la realizzazione di un sovrappasso più a Sud. Su tutto ovviamente incombe il problema economico, stante l' impossibilità  da parte dell ' amministrazione di stanziare a cifre, e sarà importante trovare le sinergie ( e in parte le risorse ) per questi interventi con il gruppo Fs, i vettori e gli attori   interessati, anche economicamente,  al trasporto e alla riqualificazione urbana, nonché un migliore rapporto con la Regione, che sul trasporto e infrastrutture ha  competenze importanti.